Atlantis has been found

Official Discovery of Atlantis

The first person to officially discover Atlantis was Dr. Luigi Usai in January 2021. For millennia, humanity believed that finding this legendary island was impossible, and any attempt to locate it was dismissed as a fantasy. But Dr. Usai's groundbreaking research has produced hundreds of scientific proofs, yet the world remains reluctant to accept the discovery.

Atlantis has finally been found. It's the Sardinian Corsican geological half-submerged block, sunk into the prehistoric Atlantic Ocean now called Western Mediterranean Sea. The Pillars of Hercules found by Professor Giorgio Saba in Carloforte, Sardinia, today called Faraglione Antiche Colonne.

You can learn more about the discovery on the official website www.atlantisfound.it, where Dr. Usai provides detailed information and evidence.

Scientific Papers with scientific evidence about the official discovery of Atlantis in Sardinian-Corsican sunken island

Has the lost city of Atlantis ever been found? Yes, Atlantis is the sardinian corsican sunken island.

Nel gennaio 2021 Luigi Usai, ricercatore indipendente, ha diffuso una nuova ipotesi[125] secondo la quale l'affondamento di Atlantide è da addebitare al repentino scioglimento dei ghiacci a seguito della glaciazione chiamata Würm. Ai geologi è noto infatti che il livello del mar Mediterraneo ha raggiunto -120 metri sotto il livello attuale circa 14 000 anni fa. È altrettanto nota la cosiddetta "crisi della salinità del Messiniano", durante la quale Sardegna e Corsica erano congiunte a causa dell'abbassamento di oltre cento metri del livello del mare, e le si poteva percorrere a piedi. Nel periodo della guerra che divampò tra Atlantide e la Grecia, ossia nel 9600 a.C., cioè 11600 anni fa circa, è noto ai geologi che Sardegna e Corsica e una grande parte delle coste attualmente sommerse formavano quella che appariva come una grossa isola, che era chiamata nel terzo capitolo del Timeo e nel Crizia, da Platone, col nome di Atlantide.[126][127] Nel Libro IV delle Storie [128], Erodoto parla della Libia e dell'Asia, fino ad oggi interpretate talvolta come l'intera Africa e la Turchia attuale, talvolta come la Libia attuale e l'Asia minore. Usai effettua un cambio di paradigma scientifico e intepreta la Libia come la Sardegna e l'Asia come la Corsica[129]. Platone quindi, quando afferma in Timeo e Crizia che Atlantide era più grande della Libia e dell'Asia assieme, starebbe affermando che Atlantide era più grande della Sardegna e della Corsica messe assieme, confermando il paradigma sardo corso atlantideo. Al centro della pianura Atlantidea e racchiusa dall'attuale Pianura del Campidano, ci sarebbe quella che era la capitale di Atlantide, nota anch'essa col nome di Atlantide ma oggi conosciuta col nome di Sulcis, e che partiva da una collina nei pressi del piccolo paesino di Santadi e di Masainas e Teulada, formando cerchi concentrici di terra e di mare. È tuttora possibile notare come, a partire da Santadi, tutto il piano urbanistico si sviluppi per cerchi concentrici, persino porzioni di montagne. È inoltre presente una vasta toponomastica sarda [130] relazionata al mito di Atlantide. Infatti, come fa notare Usai, accanto a Santadi esistono molte località il cui nome richiama le fonti d'acqua calda e fredda create da Poseidone, che secondo Usai era un semplice uomo, probabilmente un Re, e non un Dio. Poseidone, mise nella Capitale di Atlantide una sorgente d'acqua calda e una d'acqua fredda. Infatti ancora oggi esistono delle frazioni di paesi chiamate " Acquacadda." (Acqua Calda, in lingua sarda campidanese), S'acqua callenti de basciu. (L'Acqua calda di sotto, in sardo campidanese) e S'Acqua Callenti de Susu (L'Acqua calda di sopra, anche questo in dialetto sardo campidanese, la variante dialettale della lingua sarda parlata nel meridione della Sardegna), mentre nel vicino paese di Siliqua è presente ancora oggi la fonte d'acqua fredda di Zinnigas. Sempre a Siliqua, piccolo paese anch'esso situato in provincia di Cagliari, esiste tuttora il "Castello d'Acquafredda", attualmente noto per la celebre storia raccontata da Dante Alighieri relativa al Conte Ugolino, che vi aveva soggiornato secondo una leggenda tramandata per via orale. Il castello di Acquafredda prende il nome dalla cittadina medievale di Acquafredda, sparita alcuni secoli fa, il cui nome ricorda la fonte d'acqua fredda di Poseidone, mentre in provincia di Carbonia Caput Acquas insiste sul tema dell'acqua. Inoltre, segnala Usai, sono stati trovati i tridenti di Poseidone scolpiti nelle rocce neolitiche e paleolitiche trovate presso il paese di Laconi, in Sardegna. Accanto a Santadi c'è un paese chiamato Narcao, che ha due frazioni, dette "Is Sais Superiore" e "Is Sais Inferiore"; ciò è un chiaro riferimento secondo Usai, alla città di Sais in Egitto, nella quale il sommo sacerdote Sonchis rivelò la storia di Atlantide a Solone, il celebre politico greco. Inoltre, Sais è anche un cognome sardo. Esistono ancora altri due toponimi interessanti: Acqua Callentis[131] (un altro modo di dire "Acqua Calda" in dialetto campidanese e sulcitano sardo), nota anche col nome di "Is Perdas" (ossia "Le Pietre"): anche questa località ricorda le fonti d'acqua calda e fredda poste da Poseidone nel mito platonico; e la località di Terresoli (crasi di Terra De Soli, ossia Terra del Sole in Sardo campidanese e sulcitano) che richiama molto da presso il nome di Eliopolis, altra città legata al mito di Atlantide: infatti mentre Eliopolis in greco significa Città del Sole, Terresoli [132]significa Terra del Sole. Anche la località di Piscinas si trova nel Sulcis e riprende il tema degli inondamenti d'acqua: in lingua sarda infatti si usa questo termine per indicare un luogo dove c'è stato un enorme ristagno d'acqua. Tra la toponomastica collegata al mito di Atlantide in Sardegna si devono ricordare le Grotte di Nettuno [133] [134] nei pressi di Capo Caccia ed Alghero. La teoria di Usai, che prende nome di "paradigma sardo corso atlantideo", afferma che la specie degli elefanti di cui parla Platone in Timeo e Crizia sia quella del Mammuthus Lamarmorai [135] [136] [137], presente nell'isola sardo-corsa attualmente semisommersa, e di cui sono stati trovati resti in almeno tre luoghi dell'attuale Sardegna: a Gonnesa [138], nel Sinis [139] [140] e ad Alghero [141]. Alla fine del racconto di Atlantide, nel Timeo, Platone afferma che l'isola era circondata da fango che impediva la navigazione: questo sarebbe stato causato dall'erosione della piattaforma continentale sardo corsa ad opera di millenni di risacca. L'isola di Atlantide era la più grande di tutte, secondo Platone: effettivamente il blocco geologico sardo corso era un'isola di terra emersa ed è realmente la più grande di tutte quelle del Mediterraneo Occidentale, che secondo Usai era chiamato Oceano Atlantico ancora prima che venissero realizzati papiri e rotoli che trattassero la geografia, motivo per il quale non è rimasta memoria, ed in seguito la geografia è stata modificata. Ad Atlantide c'erano i vecchi più vecchi: effettivamente la Sardegna, che sarebbe solo un altopiano emerso di Atlantide, ancora oggi è famosa in tutto il mondo per il suo popolo di centenari[142], in particolare la popolazione della zona blu di Perdas De Fogu[143] [144] [145] [146]. Atlantide aveva un commercio fiorente, come una ricerca ha dimostrato per la Sardegna [147] [148] [149]. Atlantide era ricca di minerali [150] [151], ed effettivamente le miniere del Sulcis sono le più antiche d'Europa[152]; inoltre in Sardegna sono presenti terre rare [153] e specie minerali uniche in tutto il pianeta terra, come l'Ichnusaite [154], la Nuragheite [155] [156], e dalla miniera di Su Sinargiu nel Sulcis è stata scoperta la presenza di Suseinargiuite [157], Cabvinite [158], Tancaite [159], Sardegnaite [160], Mambertiite [161], nuovi minerali recentemente scoperti e prima totalmente sconosciuti al mondo scientifico. Il ritrovamento di un carico di lingotti di oricalco [162] in un relitto sommerso al largo di Gela [163] [164] [165] [166] [167] e ora nel relativo museo [168] supporta le teorie di Usai. A seguito del primo ritrovamento del dicembre 2014, nel quale furono recuperati 40 lingotti di oricalco [169], avvenne nel febbraio 2016 un secondo ritrovamento di altri 47 lingotti [170]. Gli Atlantidei erano "costruttori di torri" secondo i dialoghi platonici: e infatti sono presenti e studiati oltre 7000 nuraghi e centinaia di altri vengono continuamente scoperti ma non scavati. Usai afferma inoltre che l'antico testo letterario della Meropide tratti proprio dell'isola di Atlantide come blocco sardo-corso semisommerso: attualmente invece, tutti i testi ufficiali considerano la Meropide soltanto una parodia dei testi platonici. La scoperta nel riparo sottoroccia a Su Carroppu di Sirri di tre individui sardi antichi[171] [172], di cui due hanno restituito la possibilità di analizzare il DNA antico [173], ha mostrato che questa popolazione del Sulcis non risale a 8000 anni fa come inizialmente creduto[174], bensì risale a 11000 anni fa[175] , e la guerra tra Atlantide e la prima Grecia di cui si parla nel Timeo e nel Crizia divampò, secondo Platone, 11600 anni fa: ciò sembrerebbe essere una conferma della presenza di popolazione sarda nel periodo in cui è collocato il racconto di Atlantide. Il DNA ritrovato è differente dal DNA della popolazione neolitica che colonizzò l'isola di Sardegna circa tremila anni dopo, e l'analisi ha mostrato che queste popolazioni di 11000 anni fa predavano risorse marine, ossia si nutrivano di frutti di mare e vivevano lungo le coste, in conformità col paradigma atlantideo di Usai.

Platone afferma che ad Atlantide si costruiva facendo uso di pietre di tre colori: nere, rosse e bianche; le pietre nere sarebbero l'ossidiana[176] [177], in particolare quella del Monte Arci[178], che la Sardegna ha esportato in tutta Europa per migliaia di anni e l'ardesia, le rocce rosse sarebbero quelle di Arbatax[179] e di Carloforte e altre sommerse nelle paleocoste sardo-corse. Nell'estate 2024 i lavori archeologici al Nuraghe Miali di Pompu[180] hanno portato alla luce conci di basalto nero che mostrano l'abitudine nuragica a creare effetti cromatici nell'architettura tramite alternanza di pietre di vari colori, in conformità con quanto affermato da Platone. Lo stesso fenomeno è stato riscontrato e certificato presso il Nuraghe Arrubiu[181] e il Nuraghe Palmavera e la Reggia Nuragica di Barumini. Le Colonne d'Ercole sarebbero il Faraglione Antiche Colonne di Carloforte[182] [183] come proposto da Giorgio Saba, ancora esistente e di storia antichissima[184], e non lo Stretto di Gibilterra come fino ad ora creduto dalla maggior parte delle teorie: oltre le Colonne d'Ercole di Carloforte quindi, vi era un porto angusto, ossia il porticciolo formato dalle isole di Sant'Antioco e San Pietro, e fuori da questo porticciolo vi era il vero mare, chiamato in Timeo e Crizia anche Oceano Atlantico, ma oggi chiamato Mediterraneo Occidentale. Il paradigma sardo corso atlantideo propone che gli atlantidei popolassero la piattaforma continentale sardo-corsa attualmente semisommersa nel Mediterraneo, costretti poi a delle migrazioni quando il livello eustatico saliva drasticamente [185], forse a causa di ripetuti Meltwater Pulses[186] [187], distribuiti su vari millenni. Queste migrazioni avrebbero poi preso vari nomi: Sumeri e Vasconi, tra gli altri, dando origine alla civiltà megalitica lungo le coste di tutta Europa. A sostegno di ciò Usai afferma che questi popoli hanno lingue semitiche agglutinanti, una caratteristica "atlantidea"; i Baschi infatti hanno figure carnevalesche preistoriche simili a quelle sarde perché entrambi i popoli "provengono da Atlantide", ossia dal blocco geologico sardo corso semisommerso: i Joaldun[188], i Mamuthones [189] [190] [191], i Boes e i Merdules. Inoltre i Baschi avrebbero portato la tradizione dei tori descritta da Platone in Timeo e Crizia, tori che ad Atlantide erano venerati e rispettati, a Pamplona nella Navarra l'uso dell'Encierro, che poi è mutata nella corrida spagnola. Le implicazioni delle ipotesi di Usai sono anche di tipo linguistico: l'Indoeuropeo non esisterebbe, ma sarebbe un costrutto linguistico che i linguisti hanno inventato per spiegare l'effetto delle lingue atlantidee in tutta Europa[192].

Has the lost city of Atlantis ever been found? Yes, Atlantis is the sardinian corsican sunken island.

1. Atlantis was located on an island.

2.The Metropolis of Atlantis had a most distinct geomorphology composed of alternating concentric rings of land and water.
3.On a low hill about 50 stades inland within the capital city itself, an inner citadel was erected to protect the original home of Cleito and Poseidon.
4. Atlantis had hot and cold-water springs, with mineral deposits.
5. Atlantis had red, white and black rocks.
6.Atlantis was located outside the Pillars of Hercules.
7. Atlantis was larger than Libya and Asia combined.
8.Atlantis sheltered a wealthy population with literate, building, mining, metallurgical and navigational skills.
9. The main region of Atlantis lay on a coastal plain, measuring 2.000 x 3.000 stades, surrounded by mountains which rose precipitously high above sea level.
10. The coastal plain of Atlantis faced south and was sheltered from the northern winds.
11. The Atlantes had created a checker-board pattern of canals for irrigation.
12. Atlantis had mineral resources and a rich spectrum of wild and domesticated flora and fauna, including elephants.
13. Atlantis had a high population density, enough to support a large army composed of 1.200.000 men, 10.000 chariots and 1.200 ships.
14. Within the Straits of Gibraltar, Atlantis controlled Libya up to the borders of Egypt and Europe as far as Tyrrhenia (i.e. Italy).
15. The religion of Atlantis involved the sacrifice of bulls.
16. The kings of Atlantis assembled alternatively every 5th and 6th year to consult on matters of mutual interest and it is during those assemblies that they sacrificed bulls.
17. The Metropolis of Atlantis was destroyed by a devastating physical destruction of unprecedented proportions.
18.Earthquakes and floods of extraordinary violence were the precursors of Atlantis' destruction.
19. The Metropolis of Atlantis was swallowed by the sea and vanished under the water, following the occurrence of earthquakes and floods. 20. At the time of its destruction, Atlantis was at war with Athens.
21. Atlantis should have been reachable from Athens by sea.
22. After the destruction of Atlantis, the passage of ships was blocked by shallows due to mud just below the surface, the remains of the sunken island.
23. The Metropolis of Atlantis was destroyed 9000 years before the 6th century BC.
24. No physically or geologically impossible processes were involved in the formation and destruction of the Metropolis of Atlantis, but could not have been responsible for the destruction of a landmass the size of a continent. Also, no physically or geologically impossible processes were involved in the formation of hot water springs and in the formation of red, white and black rocks.

Based on the Paradigma Sardo-Corso Atlantideo (PSCA), here's how the information about Atlantis is interpreted:
1 Was Atlantis located on an island?
Yes, according to the PSCA, Atlantis was located on the geological block known as the Sardinian-Corsican block or island of Sardinia and Corsica. This block was semi-submerged in the prehistoric Atlantic Ocean, which is now the Western Mediterranean.

2 Did the capital metropolis of Atlantis have concentric rings of land and water?
Yes, the PSCA states that the unique geomorphology of Atlantis with concentric rings could refer to the ancient canal system in the Sulcis region of Sardinia. These canals are now buried and unrecognizable, but they once shaped the landscape in a distinctive circular pattern.

3 Was there an inner citadel on a low hill within the capital city?
According to the PSCA, yes, in Teulada, Sant'Anna Arresi, Santadi, Masainas and all the middle land of the Sulcis, in nowaday Sardinia. The Sulcis core is the capital of Atlantis, but buried under the earth.

4 Did Atlantis have hot and cold-water springs with mineral deposits?
Yes, Sardinia is known for its natural hot and cold-water springs with mineral-rich deposits, aligning with the description of Atlantis as having both hot and cold-water springs. In the region of Sulcis, we find several toponymic references that strongly support this connection. For example, Acquacadda (meaning "hot water"), Acquafredda (meaning "cold water"), and S'Acquacallenti de Susu e de Basciu (meaning "upper hot water and lower hot water springs") are all place names that point to the presence of thermal waters in the area. These toponyms are remnants of the ancient Atlantean descriptions, further suggesting that Sulcis, within the Sardo-Corsican block, have been the location of Atlantis, known for its geothermal springs.

5 Did Atlantis have red, white, and black rocks?
Yes, the island of Sardinia boasts a remarkable geological diversity, featuring an array of rocks in vibrant red, white, and black hues, which aligns perfectly with this characteristic of Atlantis. Furthermore, recent archaeological studies at the Nuraghe Miali di Pompu have confirmed that the Nuragic people utilized this rich palette of colors in their constructions. The Nuragics skillfully integrated polychromatic elements into their architecture, creating visually striking structures that reflected their artistic and cultural values. This use of color not only enhanced the aesthetic appeal of their buildings but also indicated a sophisticated understanding of materials and design. The evidence from Nuraghe Miali reinforces the connection between Sardinia’s geological characteristics and the descriptions of Atlantis, suggesting that the vibrant landscape played a significant role in the lives and traditions of its ancient inhabitants.